Museo della prima guerra mondiale

Dei sette forti costruiti dall'Impero austro-ungarico per proteggere i propri confini sugli altipiani trentini, il Werk Geschwent (questo il nome dato dai costruttori a Forte Belvedere) è l'unico a non essere stato parzialmente demolito negli anni Trenta, si è perfettamente conservato ed è oggi interamente visitabile. Progettato dal tenente del Genio ing. Rudolf Schneider, Forte Belvedere – Werk Gschwent fu costruito tra il 1908 e il 1912. La Fortezza è stata realizzata su uno sperone di roccia che si innalza sopra la Val D'Astico, che all’epoca segnava il confine tra il Regno d’Italia e l’Austria-Ungheria, poco lontano dall’abitato di Óseli nel comune di Lavarone. Attrezzata con tre obici in cupola corazzata e ben 22 postazioni di mitragliatrice, è tra le più grandi fortezze austro-ungariche di montagna, progettata per resistere in autonomia durante gli interminabili giorni di bombardamenti.

Oggi, Forte Belvedere, ospita un museo destinato a conservare la memoria della sanguinosa guerra tra i monti del Trentino - Alto Adige. Il percorso museale si sviluppa su tre piani, in cui si possono ammirare reperti e installazioni multimediali che raccontano la storia del forte, della sua guarnigione e delle vicissitudini militari. Le sale presenti al piano terra illustrano la storia del sistema fortificato degli altipiani. Al primo piano vengono raccontate le operazioni militari avvenute in questo tratto di fronte ed esposti materiali riguardanti “la Guerra Bianca”, mentre al secondo piano si trovano oggetti e documenti che testimoniano le condizioni della vita dei soldati, e i materiali di propaganda. La visita al museo è inoltre arricchita da installazioni multimediali che, attraverso suoni ed immagini, fanno rivivere ai visitatori la quotidianità della vita all’interno della fortezza.

Nota: per visitare il Forte Belvedere si consiglia abbigliamento adeguato poiché, anche in estate, alcune zone sono più fredde e soggette a correnti d’aria ed umidità.